Progetto Happen

HAPPEN è forse l’unico programma serio che si occupa di prevenzione socio sanitaria nelle scuole e copre l’intera diocesi di Homa Bay. Altri programmi sono ADRA ABY e WORLD VISION, ma coprono aree più circoscritte.

Seguendo le linee guida del progetto HAPPEN, che copre diversi temi per rendere davvero efficace il programma, abbiamo ricevuto rapporti positivi da 84 scuole dove i giovani hanno migliorato anche le loro prestazioni scolastiche perché hanno capito l’importanza dell’istruzione. È importante, adesso, che questi ragazzi trasmettano quanto imparato anche ai loro coetanei che non sono ancora stati raggiunti dal progetto, lavorando come educatori alla pari.

L’area d’interesse del progetto, la diocesi cattolica di Homa Bay, si trova nella regione con la percentuale più alta di nuove infezioni e di persone sieropositive dell’intero Paese.

Uno dei fattori di influenza di questa situazione è la presenza del lago Vittoria. A differenza delle città, infatti, dove gente istruita cerca opportunità di lavoro, le persone che affollano questi posti (le spiagge e le zone lungo le sponde del lago) cercando degli espedienti per vivere, sono per la maggior parte persone senza un’istruzione, soprattutto nel caso delle ragazze, che qui cercano un nuovo marito dopo essere rimaste vedove o in seguito ad un divorzio. Si tratta spesso di persone prive di conoscenze appropriate che le aiutino a prendere decisioni consapevoli per la loro vita sessuale.

Inoltre, ci sono tradizioni socio-culturali che appartengono al passato ma che in queste aree faticano ad essere superate: un esempio è la discrepanza sessuale, per cui gli uomini sono incoraggiati ad essere promiscui, anche durante il matrimonio, mentre dalle donne ci si aspetta che siano “pure”. Questi fattori, uniti a bassi livelli di educazione tra le ragazze e le giovani donne che abbandonano ben presto la scuola per occuparsi delle faccende domestiche, hanno reso le donne particolarmente vulnerabili nei confronti dell’Hiv/Aids.

Si stima che più di una persona su quattro nel mondo abbia tra i 10 e i 24 anni. È una fascia d’età in cui si imparano molte cose, si esplorano le proprie possibilità e si prendono decisioni che possono segnare in modo permanente il resto della propria vita. I giovani sono una grande risorsa potenziale per il futuro, con la loro energia, le loro idee e speranze. Questa è anche l’età in cui i ragazzi diventano sessualmente attivi, seppure si sposino più tardi rispetto alla generazione precedente, a volte perché non hanno le disponibilità finanziare per organizzare il matrimonio, altre volte perché hanno la possibilità di studiare e posticipano quindi la scelta di sposarsi.
Aumentando il numero dei giovani sessualmente attivi ma non sposati, lo slogan NO AL SESSO PRIMA DEL MATRIMONIO diventa difficile da sostenere. L’alto numero di gravidanze indesiderate o in giovane età, le infezioni da HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili e i numerosi aborti non sicuri che interessano le ragazze del posto sono chiari indicatori che la loro vita sessuale comincia presto e senza protezione. I giovani hanno bisogno di informazioni, conoscenze e servizi che possano aiutarli a prendere decisioni responsabili sul loro comportamento sessuale, altrimenti attuano comportamenti ad alto rischio che possono avere conseguenze avverse.

Molti degli studenti alla scuola primaria e secondaria hanno ricevuto un’educazione sessuale in giovane età, assimilando nozioni scorrette. Con l’introduzione dei contraccettivi, inoltre, la maggior parte dei giovani pensa di essere al sicuro, anche se molti non li usano o non sanno come usarli. Sono stati registrati molti casi di ragazze in età scolare che prendono la pillola o di ragazzi trovati con i preservativi in tasca, convinti che una gravidanza inattesa sia l’unica conseguenza negativa di questi comportamenti sessuali.

L’uso di droghe, infine, è abbastanza sostenuto tra i giovani e questo abbassa le loro capacità di cognizione. Se falliscono a scuola, diventano un pericolo per la comunità, perché spesso non trovano altra alternativa che rubare per procurarsi i soldi per la droga.
Alcune ONG si sono interessate a quest’area, portando un po’ di speranza, anche se spesso i loro programmi interessano una zona limitata d’azione e non pongono la giusta attenzione alla prevenzione: la maggior parte delle strategie di intervento sono focalizzate soprattutto sul supporto e la cura degli orfani e delle PLWHA (People Living With Hiv/Aids = Persone Conviventi con l’Hiv/Aids). Sono stati avviati dei VCT, ma sono ancora poche le persone che vi si recano a causa della timidezza, del peso delle tradizioni, della diffidenza della comunità verso questo servizio, di una scarsa conoscenza su cosa sia l’esame del sangue per l’Hiv/Aids e della paura dello stigma che potrebbe seguire il test.

Significato del logo:                                       

  • Il pesce grande rappresanta il Vescovo della Diocesi  di Homa-bay
  • I cinque piccoli pesci simboleggiano i 5 decanati della Diocesi
  • Il nastro rosso è il simbolo dell’HIV / AIDS
  • HAPPEN è il nome del progetto

Questa è una regione del lago e abbiamo pensato che un logo che fare con il pesce e il lago è un buon esempio.

Documentazione: