Il progetto vuole essere un nuovo atto di carità a favore della comunità della divisione di Karungu, in particolare per le famiglie più bisognose e per le donne in gravidanza, garantendo loro il diritto fondamentale alla salute.
Assicurazione ospedaliera per famiglie bisognose e donne in gravidanza
Il NHIF (National Hospital Insurance Fund = Fondo Nazionale Assicurazione Ospedaliera) nasce qualche anno fa all’interno del piano sanitario nazionale del Governo del Kenya, nell’ottica di offrire al maggior numero di persone il diritto alla salute. Inoltre, il progetto rientra negli intenti governativi di ospedalizzare la sanità, aumentando il numero di coloro che si rivolgono alle strutture ospedaliere e a medici competenti, soprattutto per casi particolari quali il parto. Molte donne, infatti, scelgono ancora di far nascere i loro bambini a casa.
L’assicurazione ospedaliera vale per l’intera famiglia: i coniugi e tutti i figli fino ai 18 anni. Per i disabili a carico non ci sono limiti d’età, per gli studenti la tessera è valida fino alla fine degli studi. Anche i bambini orfani possono beneficiarne, purché chi sottoscrive l’assicurazione dimostri di prendersi ufficialmente cura di loro.
La polizza copre la diaria di degenza, ma anche il trattamento medico e chirurgico necessari.
50€ all’anno per l’assicurazione sanitaria di una famiglia
Con un contributo di 5,000 Kshs (pari a circa 50€) all’anno, ogni nucleo familiare può accedere, gratuitamente, a strutture sanitarie scelte e sottoposte a frequenti controlli da parte di un’apposita commissione che valuta la qualità delle attrezzature e la preparazione del personale, per garantirne lo standard.
Solo chi supera tali verifiche rientra nella convenzione assicurativa, e tra questi c’è il St. Camillus Mission Hospital di Karungu.
Il SCMH, inoltre, si propone come intermediario tra la popolazione e la sede locale del NHIF che si trova a Migori, distretto a cui appartiene Karungu. Una volta a settimana, infatti, chi vuole sottoscrivere l’assicurazione può rivolgersi all’ospedale dove personale predisposto compila i moduli necessari, controlla i documenti richiesti e scatta una foto a tutti i singoli membri della famiglia, indispensabile per completare la pratica. Vengono quindi raccolte le rate della polizza che verrà versata alla sede di Migori. Tutto ciò è possibile grazie alla fiducia nata da una collaborazione che dura nel tempo, e si offre come un ulteriore servizio per la popolazione.
Per chi è malato, ha un bambino con problemi cronici o una famiglia numerosa, la necessità di ricorrere all’ospedale è frequente ma sofferta: il fattore economico è determinante.
In una situazione come quella di Karungu, dove l’HIV/AIDS dilaga, il bisogno si fa ancora più presente. Al contempo, il St. Camillus Mission Hospital si colloca in una delle aree più povere del Paese, e sono davvero poche le persone che hanno la possibilità di pagare la retta ospedaliere e le cure mediche necessarie.
Naturalmente, l’ospedale camilliano non rifiuta mai i suoi servizi, ma l’indigenza dei suoi pazienti e i numerosi casi di ricoveri non pagati mette in serie difficoltà la sussistenza economica della struttura missionaria.
L’assicurazione ospedaliera, perciò, porta un duplice beneficio: offre alle famiglie la possibilità di accedere a cure mediche di qualità, e al SCMH di sostenersi e di continuare la propria opera di carità.
L’ospedale, in questi anni, ha cominciato a finanziare alcune famiglie particolarmente bisognose, con un occhio di riguardo per le donne in gravidanza che frequentano la clinica antenatale e che, se positive all’HIV, vengono inserite nel programma PMTCT (Prevention of Mother To Child Transmission of HIV/AIDS = Prevenzione della Trasmissione da Mamma a Bambino). Per queste donne, infatti, il St. Camillus Mission Hospital si offre di pagare i primi sei mesi dell’assicurazione, in modo da coprire le cure mediche necessarie durante la gestazione, le spese per il parto in ospedale e i primissimi mesi di vita del nascituro, che solitamente sono i più delicati.
Ovviamente, nell’assicurazione è compresa tutta la famiglia, quindi anche eventuali altri figli della gestante. Al termine della prima semestralità, durante la quale si spiega alla paziente l’importanza di poter accedere a cure mediche adeguate, spetta alla donna decidere se continuare o meno ad usufruire del NHIF, questa volta a sue spese.
Il SCMH si propone di sponsorizzare 985 nuclei famigliari nella comunità di Karungu, aumentando così il numero di coloro che possono accedere alla struttura.
Per approfondire: NHIF progetto 2012